lunedì 28 maggio 2012

La moneta del vecchio

(Domenica, ore 23,50)
Sono stanco.
Pannoloni, cucina, scopa, lucidatrice, piatti, doccia, dentiera, lavatrice ecc. L'immagine la metto domani.
Ho persino messo questo scritto nel posto sbagliato...

(Lunedì, ore 8,10)
Sono in attesa, mia madre questa mattina non vuole alzarsi e la filiera si interrompe. Ieri sera doccia e la doccia l'affatica oltremisura ... anche se gliela faccio io.


(Domenica, ore 23,50 ... torno a ieri notte)
... sono passato attraverso tante vicissitudini. Coma, "avverta la moglie (mia madre) perchè in ospedale si può anche morire, la situazione è grave". Farmaci sbagliati, terapie mal fatte. L'infermiere non fa quello che il medico prescrive e il medico rincara le dosi basandosi sui risultati "insufficienti". Il paziente passa di mano, controlli non fatti, tutti tirano a campare, sono venute meno le motivazioni. Non si bada troppo ad un giovane figuriamoci per un anziano, al peggio non c'è mai fondo. Parecchia ambulanza per medicinali errati. Conosco la decisione di non voler più mangiare, di voler morire. La fatica di ogni giorno per controvertire queste decisioni, se cede una volta gli altri sono tutti falsi allarmi. Serve? Delle volte credo sia anche questo accanimento terapeutico. C'e stata voglia (mia e sua) di sparire da un trasferimento all'altro, da un ospedale a una riabilitazione, o all'ennesimo altro esame. Ho visto tanti morire, erano suoi vicini di letto, con certi si era fatta conoscenza, poi un po' alla volta scremano tutti. I parenti e amici che lo venivano a trovare e lo pensavano pronto per l'aldilà, non era ancora pronto.
Mio padre con me non ride mai. Io so farlo ridere, ma ha un carattere così cocciuto che piuttosto di ridere con me, prima si copre la faccia, poi si condiziona al punto da riuscire a piangere.
Guarda qualche sport, spesso solo la lucina in basso del televisore (guarda se balla, quando il decoder fa l'aggiornamento) oggi ha anche usato il telecomando (di solito quello è competenza esclusiva di mia madre). Faceva zapping tra la Formula Uno a Montecarlo e il giro con arrivo a Milano (mi pare). Quando gli ho chiesto chi fosse arrivato non me lo ha saputo dire, il giochino doveva essere quello di cambiare immagine. Oggi era in buona e ragionevole ... sono queste le cose che fregano ... domani sarà di nuovo via, è bene non illudersi mai. Ho imparato a seguire mio padre come un lavoro, credo sia il migliore dei modi, non ci si illude quando è fra noi non ci si incazza quando è via.
Oggi è anche uscito da solo in cortile, voleva rastrellare l'orto ... mentalmente. Va a giorni. Solitamente ... sempre, bisogna accompagnarlo dappertutto, e ci sono anche le settimane da carrozzina. Oggi era pieno di vigore (pieno si fa per dire), dieci passi fuori ed era già stanchissimo. Seguire mio padre è faticoso e la moneta che usa per pagarmi è la sua risata. Ride sulla pubblicità di Wind (Aldo, Giovanni e Giacomo ... mi abbonerei a Wind anche solo per questo), si inventa delle storie ancor più comiche di quello che sono in realtà. Il suo canale "preferito" (glielo faccio preferire io) e Rai Movie, guarda solo film, comici è meglio. Di Monti e dell'Italia non gliene frega nulla (del resto a Monti non frega nulla di lui) e nemmeno del telegiornale eppure si è fatto 6 anni di guerra via da casa.
Mi ripaga di tutto quando lo sento ridere, magari commenta con me, per qualcosa in Tivù.
Fa tenerezza sentirlo ridere, anche se mai con me. Allora mi dico che la vita è fatta di risate e ancora una non riempie mai abbastanza la vita. Lo so, domani sarò tutto un altro giorno, me ne sono fatto una ragione, è un bene per me è bene per lui. Meglio non darsi troppe aspettative.

(Lunedì, ore 11,30 ... abbiamo finito colazione)
Il Lasix di ieri ha fatto più effetto del solito, con la minestra di ieri sera (zucchine e cipolle fa allagamenti in continuazione, due litri nella notte nella sacca). Delle volte credo che zucchine e cipolle facciano molto più del più potente dei diuretici.
Lo so che questo scritto è più pasticciato del solito ma la mia vita è pasticciata e poi questo non è esercizio di scrittura, non ne sarei capace. Lancio un sasso per farmi sapere come un sasso va sull'acqua, delle volte rimbalza e schizza via prima di affondare, altre volte è subito tonfo. Me lo scrivo per ricordarmelo nei momenti più bui ... per ricordarmi dov'è l'interruttore della luce.
La settimana scorsa ho incontrato una figlia di cugini. Mi chiedeva "Quanti ne hai a letto?". Quando uno ti fa una domanda del genere, vuol dire che non ha mai seguito un anziano. Me lo hanno detto anche in riabilitazione, ho provato con mano. Il momento peggiore è la fase che precede l'allettamento. L'anziano cerca di vivere e fugge dal letto ... appunto, fugge e non lo si trova mai dove si vorrebbe. Bisogna essere davanti e dietro l'anziano costantemente.
Il padre della lontana cugina è morto in una riabilitazione, ematoma occipite di natura non determinata ... gli è caduto al suolo, presumibilmente dal letto.
Quanti ne ho visti in terra ... te ne accorgi dal botto, dopo ... e di solito è troppo tardi.

1 commento:

  1. Una situazione molto triste. Un figlio dovrebbe amare il proprio genitore sino e oltre la morte. Io sto facendo tutto il possibile. Mia Mamma, con la emme maiuscola, è ricoverata in una casa anziani bellissima, sul lago, con tutta l'assistenza medica necessaria. Quando vado a trovarla mi dice sempre di aver fatto nuove amicizie e ha sempre l'impressione di essere in villeggiatura.

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