venerdì 10 dicembre 2010

Com'è una brava badante?

Purtroppo, molto spesso, una lavoratrice diventa badante, perchè quello è l'unico lavoro che il mercato offre.
Il numero delle badanti sembra crescere in continuazione, invece le persone disposte a farlo (soprattutto nella versione conviventi 24 ore su 24) sono sempre meno. Il numero aumenta solo in funzione della sempre crescente "emersione da lavoro nero" cioè cresce il numero delle badanti in regola. Molti stati esteri stanno limitando i visti di uscita, perchè il grosso del mercato è alimentato (non tanto dai barconi che fanno notizia) ma dal continuo ingresso di donne in Italia per turismo o per studi, e che poi restano qui nella clandestinità sperando in qualche sanatoria. Molti stati si rendono conto di subire una autodeportazione da illusione di denaro "facile", con il conseguente sfascio delle famiglie e del tessuto sociale interno. Non mi meraviglierei se un ambasciatore di Ucraina o Moldavia, facesse pressione sullo stato italiano, per chiedere un risarcimento Inps.
Purtroppo il lavoro da badante, non è un lavoro di pulizie e lavapiatti e molto spesso non se ne rendono conto né  le future badanti né i futuri datori di lavoro o loro figli.
Purtroppo i giornali parlano in modo "gaudente" di badanti, solo in caso di furti e matrimoni con vecchi assistiti, ma ormai si sa, la carta stampata vende solo se c'è gossip. Fare vere inchieste su questo lavoro, sui centri di accoglienza, sulle percentuali di disaffezione alla vita, sui metodi di "smaltimento" dei clandestini, su quanto nero resti questo lavoro anche quando emerge ed è regolarizzato, non paga, perchè non interessa a quelli che hanno soldi e tempo per comprare e leggere quei giornali. Sarebbe per un giornalista, e ancor più per un editore, una operazione suicida.
L'opzione badante non va scelta perchè costa meno (così non è) della casa di riposo, ma perchè si desidera una assistenza e una cura domiciliare anzichè l'emarginazione dell'ospizio per il proprio vecchio.
Una lavoratrice dovrebbe scegliere la professione di badante anzichè il lavoro di pulizia, o lavapiatti, o maestra di scuola o ingegnere, non tanto perchè c'è un tetto, magari con residenza connessa e vitto pagato, ma perchè lo sente come lavoro adatto a se. Il lavoro di badante dovrebbe essere solo il primo gradino di servizio alla salute degli altri, con l'impegno a diventare OSS (operatrice socio sanitaria), infermiera professionale e perchè no magari medico.
M'illudo in continuazione lo so.

3 commenti:

  1. Bisogna dire che la figura della badante è di nascita recentissima e ancora non è una professione. Non vengono frequentati i corsi per badanti ed è considerata qualcosa come fare le pulizie. Tanto è vero che, come per le pulizie, solo gli immigrati scelgono di fare la badante, un lavoro pesantissimo e considerato di quarto livello. Ci vorrà del tempo prima che si formi il concetto di professionalità della badante sia appunto nelle badanti che nelle famiglie che le ingaggiano.

    RispondiElimina
  2. Teneís razón los dos un tema delicado...
    Un saludo Maritrini.

    RispondiElimina
  3. Non c'è sufficiente civiltà per eliminare la schiavitù. Non c'è parità per far emergere dal lavoro nero anche le donne

    RispondiElimina

Quando un singolo post ha oltre 200 commenti, quelli eccedenti i primi 200, non vengono subito visualizzati. Per leggerli tutti è necessario cliccare qui sopra (quando viene inserito) il link:
"Carica altro..."