mercoledì 10 novembre 2010

Un giorno l'equilibrio è stabile poi occorrono ausili

Mio padre era un artigliere, ma sarebbe potuto essere un fante, anzi era un fante con l'armeria da artigliere (più pesante). Quante volte mi ha battuto in biciletta! Potrebbe essere stato anche un bersagliere per quello.
Lui con la bici da donna e io con quella da uomo (bambino). A quei tempi mancavano anche le biciclette e rubavano galline. Noi non ne tenevamo perchè ladri e faine sconsigliavano l'investimento. Mio padre ha camminato tanto durante la guerra, talmente tanto che è arrivato a casa con un anno di ritardo. Sempre a piedi quell'uomo. Cocciuto come una testuggine. La fretta nella sua vita, che non lo ha mai abbandonato, deve essergli venuta da quell'anno perso. I suoi sono morti tutti è il più longevo, ha battuto tutti i record e due anni fa mi avevano detto che era ora di mettersi il cuore in pace. A dir il vero, me lo aveva già detto una suora più di 30 anni prima. Credo abbia la tomba in scadenza, la suora intendo, morta un sacco di anni fa.
Mio padre è una marionetta, cade, poi dei fili quasi visibili (a ben guardare) lo ritirano in piedi. Dal Novembre di due anni fa oggi cade l'anniversario (circa) della sua morte. Cioè non proprio, oggi, è quando ormai mi avevano detto che non c'era più nulla da fare e non ce l'avrebbe fatta. Il reumatologo  che lo visitò, qualche mese prima del dramma, mi fece capire che l'età, ad una certa età, gioca le sue briscole. Era bravo, morto anche lui per infarto, 57 anni di ritratto della salute. Loro non conoscevano bene il mio vecchio e nemmeno me forse. Un vaccino anti influenzale e subito dopo la polmonite, non erano sufficienti per stecchirlo. In primavera del 2009 in ospedale ci chiamavano "i carabinieri", sempre al passo sempre a tempo, (op-pì op-pì op-pì passo pum ...) lui davanti io dietro.
Il problema è quell'attimo che tu non ci sei. Da solo un vecchio non sempre ce la fa. Ho incontrato il mondo degli ausili. C'è un mondo che pullula di cuscini, stampelle, materassi, gru, girelli, sedie, a rotelle e senza, letti reclinabili con e senza sbarre (sicuri e insicuri come i passaggi a livello). Tutti i prezzi sono buoni e incomprensibili. Si vende a colpo sicuro, quel che serve serve. Come andare a comprare la cassa da morto, mica puoi aspettare il tre per due o il sottocosto del noce nazionale.
I pericoli più grandi vengono dalle cadute, bisogna dimenticarsi di tutto, a partire dalle pantofole. Ci vogliono scarpe comode ma lisce sotto, perchè, carabinieri o meno, i vecchi un po' strisciano sempre i piedi e inciampano facilmente. Delle volte mio padre va in giardino, quando escono le lucertole, cammina un po' poi torna in casa a riprendere fiato. Certo, di tornarsene in camera sua non se ne parla. Vivere da vecchi su due piani è un dramma, adesso è tutto a pian terreno. Delle volte mia madre vorrebbe tornare a dare un'ultima occhiata alla sua camera da letto ma quella è tagliata in due tra "anche e femori" non si è fatta mancare nulla. Camminare cammina, ma gradini niente, sono già troppi uno e devo risolvere anche quel problema.

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