lunedì 29 novembre 2010

Cosi per badanti, caos e terra di conquista

Ci giro da un po' e comincia a sorgermi un sospetto. Dove le organizzazioni faticano a reperire fondi per il loro sostentamento (stato, regioni, province e comuni ne erogano sempre meno) si inventano corsi. Le badanti (anzi parlando di corsi, diamo a Cesare quel che è di Cesare e  a Maria quel che è di Maria, chiamiamole con il loro nome tecnico "assistenti famigliari") sono uno dei lavori più richiesti in Italia. Non ci sono annunci sui paginoni centrali dei grandi giornali nazionali a fianco di Responsabile bestiale in risorse umane, specialista in gestione e digestione EDP, Direttore Marketing con furgone, o Amministratore con delega al salvadanaio, perchè tutto è sommerso e quel che emerge lo si fa sparire subito. Una famiglia fatica a rivolgersi ad un'agenzia interinale, costa già troppo la badante in nero, figuriamoci un'agenzia. La famiglia non ha elementi per selezionare. La famiglia non sa nemmeno quali possano essere le reali mansioni di una badante. In un rapporto di lavoro "normale" il datore di lavoro è considerata parte forte e il lavoratore è da sempre parte debole. Qui si va nella terra di nessuno, nelle selve oscure del caporalato, nelle terre di mezzo piene di giganti e di folletti, negrieri, schiavisti e autoritarie sado domatrici di anziani bradipi. C'è di tutto. Una buona badante, è buona in un posto, ladra in un altro e schiava in un altro ancora. Presentarsi in un centro per l'impiego con un attestato o non, è praticamente la stessa cosa (anche se così non dovrebbe essere). Sembra un disarmante sportello per l'immigrazione, ti senti frustrato da lontano, solo a vederci la calca che c'è di fuori. Ci vai e provi disagio. Uffici, ancora uffici, ancora code, ancora numerini, turni, ancora impiegate con il ciclo in fase piena. Basta! E' come andarci con un corso da saldatori preso per corrispondenza. Oggi sembra di essere all'inizio del secondo millennio, quando qualsiasi cosa si presentasse in Borsa con un "punto com", "punto it", o "punto net", era da considerare sempre un buon affare in prospettiva. Oggi, tutti i corsi, per avere quel minimo di iscrizioni, devono contenere la dicitura "per badante". Ci sono , corsi di dialetto per badanti, corso di cucito per badanti, corso d'italiano per badanti, corso di guida per badanti con pulmino, corso di psicologia per badanti, corso di passeggio e attività ricreative per badanti, corsi di cucina italiana per badanti ... tutto fa brodo, purchè il pollo sia badante. I corsi sembrano gratis ma per avere l'attestato paghi le spese di cancelleria. Ma quanto cancellano per costare così tanto? Finito il corso (in 15 ore ti fanno anche badante esperta coi gradi di incantatrice di serpenti) si va al centro per l'impiego di zona e ci si iscrive. La famiglia andrà li a cercare una badante? Nella burocrazia del non so e del ripassi domani? O cercherà su un giornale di annunci gratuiti come ho fatto io e poi insegnerà alla badante come trattare il proprio vecchio conoscendolo meglio di chiunque altro? Aahhh!!! Povera famiglia. Aaaahhh!!! Povero vecchio. Basta corsi per badanti, facciamo corsi alle famiglie ... inutile che mi sgoli, tanto non capiscono. Mi sono iscritto a un corso per badanti e li frego. Faccio tutto il corso e rinuncio all'attestato (tanto cosa potrei farmene???) io sono caregiver di famiglia mica apprendista stregona.

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