martedì 24 agosto 2010

Come scegliere la badante

Bisognerebbe scegliere, in modo che il carattere della persona che entra a far parte della famiglia sia ragionevolmente collaborativo e completi la personalità del badato o almeno non ne sia in piena conflittualità. Se l'anziano è molto "sclerato" e autoritario, si dovrebbe scegliere una badante paziente e remissiva, mentre se l'anziano è remissivo e disorientato, andrebbe presa una persona in grado di energizzarlo un po'. Almeno questo, è quello che credo io. Non credo ci sia una badante che va bene per sempre. Ci sono fasi diverse d'invecchiamento, ma una cosa è certa, anche il più lucido dei vecchi col tempo un po' opaco diventa, e forse la pazzia si accompagna spesso (e molto) alla nostra vecchiaia. La badante autoritaria col tempo può essere troppo autoritaria e una mite e remissiva (può capitare) possa in seguito far meglio.
Potendo scegliere è meglio tenerne conto, tutto quello che è diverso dal pregresso dell'anziano, sarà in conflitto con il suo nuovo vivere. L'anziano identifica molto le cose per colore, per forma e per dimensione, più che per nome o per numero. Non voglio essere razzista ma è più facile per un bianco accettare un bianco e per un nero accettare un nero, la cosa vale per religione, lingua, nazionalità ... io ci sto tribolando.
Se non capita una sindacalista in famiglia è meglio. Non che io ce l'abbia in modo particolare con sindacalisti o sindacati, ma il problema è che l'azienda famiglia ha normalmente un solo lavoratore esterno, se quello è il sindacalista e il rappresentante RSU ecc. ecc. diventa molto difficile fare le cose e bisogna convocare assemblee in continuazione.

lunedì 23 agosto 2010

badante ... una soluzione o un problema?

Viene un momento nella vita, che il tuo vecchio non ce la fa più da solo. Ci sono decisioni che diventano irreversibili, te lo anticipano tanti medici (tanti medici se hai la pazienza di seguirlo nel suo percorso di malato degradante). Il vecchio diventa un peso per tutti. Per te, per la società e anche per lui stesso. Sente di non aver più nulla da dare, nulla da chiedere. Non ha nemmeno senso vivere così, aspettando cosa?
Ma questo non centra con il discorso esistenziale, tu sei suo figlio e qualcosa devi fare.
Ospizio o badante? Da qualche parte bisogna pur metterlo per prepararsi al trapasso.
In casa sua il vecchio campa di più ... credo. Ha le sue cose, la sua vita, i suoi ricordi. Ha tempo per separarsene in pace, per farsene una ragione. Lo porti via da lì ed è come mettergli una pistola in gola con sei colpi perchè magari il primo potrebbe anche non essere mortale.
La badante non conviene è solo una questione etica, tua e del tuo vecchio.
Non ci puoi far su dei conti, il tre per due o il sottocosto del supermercato qui non possono essere messi in conto.
La badante non sempre è una soluzione anche se è, e dovrebbe, essere l'opzione regina.
Delle volte crea e porta solo anche i suoi problemi in aggiunta a quelli del tuo vecchio.
Delle volte una badante è come un matrimonio. Hai i problemi che da solo non avevi.
Certe volte ci litighi, persino e paghi per questo.