lunedì 29 marzo 2010

Punto di non ritorno.

Lo diceva il sig. Calindri e lo ha ripetuto Elio e le sue storie tese per quelli del carciofo, la vita moderna ha come accessorio "lo stress". Tu non sai com'è, tu non sai perchè, ma lui c'è e più te lo senti addosso e più pesa. Se lavorare è uno stress e lo è andare, stare e tornare dal mare, figuriamoci seguire un anziano. Abbiamo già ampiamente valutato la possibilità di sopprimerlo, ma è rischiosissimo e sconsigliabile. Non si è professionisti, ti beccano subito, e in cella potrebbe esserci un retrogusto di rimorso. Ci si può fare una crociera assieme ... e una notte ... sul ponte ... una buccia di banana ... cosa vuoi che sia, scivolare è un attimo. Non se ne accorgerebbe nessuno fino allo sbarco. Sulle navi da crociera ogni tanto sparisce qualcuno, le sviste sono facili. Non trovano i corpi quando cade un aereo e affiorano rottami, vuoi che ne trovino uno quando orche e squali ti danno una mano? Sta di fatto che ad un certo punto la resilienza fisica è al limite. Una volta si stava tutti nella stessa casa, si viveva tutti la stessa storia, ma adesso ognuno vive una vita propria, anche i figli che bigiano il doposcuola, non si sa dove finiscano a fare i loro riti di iniziazione alla maggiore età. Il vecchio, da qualche parte, poniamo lo si accetti di mettere. Poniamo si sia così scellerati da tenerlo in casa sua e poniamo che si scelga la strada maestra (che tanto maestra non è) di mettergli una badante per logorarlo ai fianchi.
Vabbè, è deciso, i conti sono inutili (non giustificheranno mai questa scelta) è una scelta di vita. Si, perchè quando uno crede di assumersi un aiuto, si assume un male capitale. La badante ha diritto assurdamente a ore, giorni e settimane di:
Permessi (40 ore all'anno per riqualificarsi) (ma in cosa si riqualifica a cambiare meglio pannoloni pieni o a non sentire puzza?)
Ferie (26 o giù di lì) e può mettere i giorni assieme di due anni, così ti pianta Luglio e Agosto a casa col tuo vecchio e si sa che in estate le cose marciscono più in fretta. Un fetore indescrivibile se non cambi ogni volta il pargolo.
Malattia (assurdo, anzi assurdissimo). La badante può ammalarsi. Durante la malattia può stare a casa tua (o sua) così gli devi fare anche da infermiere e può starci fino ad un massimo (mi pare, in base all'anzianità di lavoro), di giorni 180 con il posto di lavoro salvaguardato. Non è finita. Chi paga la malattia??? Il datore di lavoro, ovvio ... altrimenti tutti farebbero i furbi e la farebbero lavorare da ammalata a spese dello stato.  Quindi i primi tre giorni prenderebbe a casa tua mezza paga vitto e alloggio garantito, poi paga piena fino ad un massimo di una decina di giorni (dipende sempre dall'anzianità di lavoro). Poi fortunatamente la badante non prende più nulla e se ha i figli che muoiono di fame in Ucraina si arrangi. Tante tutte sanno recitare una tragedia e fanno breccia nei cuori deboli e si fanno pagare per intero anche il resto della malattia. La badante è schiava ma non è stupida, quindi si ammala al rientro delle ferie e sta solitamente a casa sua (manda i giorni dalla Costa d'Avorio) altri 8 (minimo) giorni pagati in malattia.
Restano le Domeniche il santo patrono e tutte le feste comandate (Pasqua, Natale ecc. inutile prenderla buddista o mussulmana devi attenerti alle sue feste, devi pagargli le tue se cadono in Domenica).
Cercarla decente è come sperare di vincere un 6+1 al Superenalotto. Nessuno garantisce nulla. Peggio che peggio le agenzie preposte. Si dichiarano tutte disponibilissime, caritatevoli, capacità comprovata. Se ti va bene, ne trovi una che non ha finito il corso del Marchese De Sade ... e ti va ancora di lusso.
La mia scelta l'ho fatta su un giornale di annunci gratuiti. Tutto quello che ho trovato con le organizzazioni caritatevoli o di settore era peggio. Ne ho vista una che per il primo colloquio mi ha detto: "Sediamoci al ristorante (pieno centro) così parliamo meglio. Poi ne ho viste alcune che minimo avevano appena combattuto un incontro di wrestling multimarche. Gente che contavano balle incredibili, altre che per meno di 1400 euro non si muovevano e una che me ne ha chiesti 400 (100 a settimana) perchè non avendo casa propria volevano il compenso domenicale.

lunedì 22 marzo 2010

Cara badante, ma quanto mi costi?

La badante straniera ha un costo aggiunto che non si vede. E' caricato a tempo, scoppia anche dopo sei mesi dal licenziamento. Con straniera intendo extracomunitaria. Se la badante, dopo aver lasciato il posto di lavoro, non trova un nuovo impiego diventa clandestina e quindi deve tornarsene in patria, a questo punto i costi di rimpatrio sono a carico del vecchio datore di lavoro. Quel vecchietto non autosufficiente che nel frattempo, magari è anche morto, deve farsi carico delle spese del volo aereo di rientro. La badante mangia, si scalda e si lava in casa e quindi consuma. Il malandato assistito, mangia, si scalda, si lava e si veste in casa e quindi consuma (più eventuali visite sanitarie mirate a domicilio in mancanza di un supporto medico specialistico adeguato). Tutto costa, dalla location (la residenza sanitaria che ha trasformato la sua vecchia dimora in un centro per l'anziano) alla tassa per i rifiuti. Seguono acqua, luce, gas, telefono per controllare con Skype cosa succede in casa. Le spese non finiscono mai, più eventuali appropriamenti indebiti della ospite assistente per l'anziano a domicilio. Un po' alla volta la badante prende possesso della conduzione della casa diventandone un governo integrante. 14 mila Euro all'anno sono scritti sulle carte ma sono una mera illusione. Non dimentichiamoci poi della botta finale, il TFR. Una mensilità annua accantonata, nelle tasche del non autosufficiente sempre meno finanziariamente autosufficiente. Bancarotta predesignata. Grazie Stato di aver tassato anche la non autosufficienza. Questo è accanimento antiterapeutico

venerdì 19 marzo 2010

Diamo un giusto peso ai costi ... (RSA - ospizio)

Prima di partire, bisogna rifare i conti da tirchi incalliti. In zona, senza raccomandazioni e via discorrendo, con il contributo regionale ecc. entrando in una lista d'attesa che può durare anche 6 mesi (o un anno per sentito dire), si va in una RSA (ospizio) a non oltre 20 chilometri da casa. Si parcheggia l'anziano in attesa del funerale si pagano 1500 Euro mese circa e si butta l'indirizzo. Chiamano loro quando c'è da scegliere l'impresa di pompe funebri, che comunque disinteressatamente possono entusiasticamente suggerire. Certe strutture non sono proprio così attrezzate per imboccare ai pasti gli anziani, vogliono l'aiuto (la badante al tavolo), è un costo, ma se non si fa, ci pensano loro, portano i pasti, se l'anziano mangia bene, se non mangia si arriva prima alla flebo o al sondino gastrico e si libera prima anche il letto. Se l'anziano ha una casa o dei beni, li si affitta o li si vende e si comincia ad accantonare. Con pensione anche minima (500 Euro) e accompagnamento (430 euro), si fa in fretta ad arrivare al pareggio costi/ricavi. All'ospizio, l'assistenza medica è garantita, anche se poi sono persone agli sgoccioli, e quel che tutti sanno è che son lì per morire, quindi non ci si accanisce più di tanto a tenerli in vita. Se c'è un problema, si fa prima a scaricarli in ambulanza su un ospedale che a curarli lì. Un vecchio che entra in un ospizio, rumina i suoi giorni verso la morte, non ha interesse al mondo e non gliene frega nulla di quel che accade fuori dalla sua pelle. Sa di essere in lista d'attesa verso i cieli, quindi, anche se partecipa a qualche attività ricreativa (si fa per dire) sa che da creare c'è ben poco, massimo estinguere o alienare. Non siamo arrivati agli incentivi statali per agevolare la soppressione degli infermi, ma informalmente, si procede tacitamente, di comune accordo, d'ufficio, per accontentare tutti (anziano compreso che ne ha pieni i vasetti di stare in un mondo ingrato).
A casa è tutto un altro paio di maniche e anche di guanti. Tenere pulito è già una spesa. Un anziano nemmeno si accorge di sporcare, quello che fa gli è naturale, ma la natura non sempre è gradita, anche perché non è tutta menta piperita che sgorga. La badante, schiava in nero, si paga tra gli 800 e 1000 Euro mese. Se si è bravi si riesce a convincerla a dormire vicino alla spazzatura, e gli si intima di portarsi il mangiare da casa e di farci ogni tanto qualche regalo altrimenti gli si incute terrore minacciandola di denunciarla. Si può tentare di fargli pagare 300 onesti Euro d'affitto e di pomeriggio andare a fare le pulizie dai vicini gratis (poi dai vicini ci si fa dare 500 Euro in nero e si è in pareggio. Se l'anziano vuole restare a casa sua deve diventare una risorsa non necessariamente un costo. Per l'anziano si cerca di risparmiare sul riscaldamento. Bisogna forzare un cassonetto della raccolta stracci della Caritas o dell'Humana e farne delle coperte multicolore, inutile farsi degli scrupoli etici, basta pensare "i bisognosi siamo noi e Dio lo sa". In mezzo ci sono tutte le varianti di risparmio e di spesa. Se ci scopre filantropi si può tenere in casa l'anziano ... guadagnandoci. Il medico di base non lo curerebbe adeguatamente (ha un budget da rispettare raccomandato dall'Asl) in caso di bisogno 118, non è detto che lo carichino (se temono gli muoia durante il viaggio, hanno un protocollo segreto dettato dalla regione da rispettare) ma è sempre una visita a domicilio prima di lasciare per sempre la terra, giusto per metterci l'anima in pace e poter dire a parenti e conoscenti: "è stata dura, ma sento in cuor mio, di aver fatto tutto il possibile per il mio caro".

martedì 16 marzo 2010

comunitaria o extra?

Non siamo razzisti, diranno tutti che è la stessa cosa (un documento in più al SUI e nulla più). Col piffero! Le differenze ci sono, eccome! Una comunitaria non ha bisogno di nulla, tanto meno di essere messa in "regola". Quindi va e viene dal suo paese come disoccupata e di pagare tasse all'Italia proprio non ci pensa. Quasi tutti i comunitari sono cattolici (quando tifano per qualche religione), niente di particolare, ma una mussulmana non mangia maiale e la carne va macellata in modo diverso dal nostro, quindi lo stufato si può mangiare eventualmente solo alla mussulmana. Sono dettagli, ci si abitua, ci si integra ci si adatta alla badante. La cosa che però fa la differenza sono i documenti. Gli stranieri hanno un'idea particolare dello Stato. Credono che lo Stato sia ricco di suo e quindi si mantenga per conto suo. Non conoscono i Bot, i Cct, i Btp e il debito pubblico supportato dalle famiglie. I documenti, le tasse, le persone che li producono hanno un costo, e tutti i balzelli si pagano. Un'extracomunitaria deve avere un permesso di soggiorno che prima dura un anno (o forse sei mesi), poi due anni, e successivamente cinque con presentazione allo Sportello Unico per l'Immigrazione dei bollettini Inps si paga tutto tutte le volte. Quindi non ci si scappa, ci vuole anche una residenza e qualcuno disposto a dichiarare di ricevere un affitto regolare (anche se poi va a finire che per questo "dichiarato" si paga un sovrapprezzo in nero). Sull'immigrato guadagnano tutti (Stato compreso, oltre a sindacati e organizzazioni umanitarie che aiutano e fanno corsi di riqualificazione), salvo l'immigrato e chi gli da lavoro. Occorre tutto in regola. Al sindacato sono convinti che questo sia un problema che l'immigrato gestisce da solo. Quando la badante perde tempo (giorni e giorni) per queste cose, non è a casa a lavorare e qualcuno deve prendere il suo posto. Avete provato da italiani a fare una fila? Avete provato le angherie dell'impiegato dipendente di Brunetta? Se vi è capitato di essere stati presi a pesci in faccia qualche volta, sappiate che per un immigrato sono mammiferi di grossa taglia che volano (balene). Andare in un ufficio di Stato è una tragedia (cose da bestiame alla macellazione) e la badante va supportata per dividere il dolore, da sola non ne viene a capo. Uno crede (assumendo una badante) di aver risolto una parte dei suoi problemi e invece è andato a complicarsi la vita. Viva lo Stato, chi denuncia ed è in regola, è intrappolato nella macchina burocratica e non ne viene più a capo.Ip Ip Hurrà!!! Anche il più fedele dei monarchici, comincia a maturare uno spirito anarchico.

La badante costa ... e non solo

Informiamoci prima quanto costa esattamente. Le organizzazioni umanitarie guadagnano solo se la badante viene assunta in modo regolare. Piazzare un cavallo in nero non si guadagna nulla e la carità ai poveri la supportino i singoli non certo le organizzazioni macina utili. Per reggersi in piedi anche la Caritas ha bisogno di soldi. Siamo ad un bivio, organizzazione laica o religiosa? A Cremona (l'ho già scritto), le Acli vogliono anche i soldi per passare dall'ingresso (si fa per dire). Hanno una e-mail, ma siccome la risposta genererebbe guadagno zero, conseguentemente zero lire zero risposte. 
Si passa ai sindacati. Cgil costa di più, Cisl meno ma chi meno spende più spende, poi va a fortuna. Io sono notoriamente sfigato. Chiedo dove costa zero. Fare le pratiche di assunzione (un foglio al comune di residenza, uno all'ufficio immigrati SUI e uno all'Inps) costa 120-150 Euro (fanno e spediscono tutto loro). Tenere le buste paga e la compilazione bollettini Inps, per un anno, stessa tariffa, 120-150 Euro. Pratica per il licenziamento 50 Euro. La badante convivente costa 885,10 Euro mese (per 13 mesi). Se va in ferie gli si deve 1,8 Euro a pasto (due al giorno, a colazione la si fa digiunare per sua convenienza, per non farla spendere) ed altrettanto per la notte. Si, perchè il costo mensile della badante è oltre mille euro (paga base sindacale), ma poi si arriva ad 885 perchè la badante mangia e dorme quindi paga un affitto e una quota pasto a chi la ospita (i conti si fanno così). Poi vanno messi in conto altri 230 Euro (circa) al mese da versare ogni trimestre a mezzo bollettino postale all'INPS (entro il 10 del mese successivo al trimestre lavorato, e sono 690 Euro). Si può scegliere di pagare o non pagare una quota Inps a carico della lavorante (sono circa 50 euro, già compresi negli 885 Euro di paga). Ho scelto di pagarli io al posto della badante, in fondo in fondo delle volte riesco anche ad essere filantropo. Non è finita. La badante costa altri 38 Euro giorno se le feste comandate cadono in domenica, ha le sue porche ferie quando uno vorrebbe andarci lui in ferie. Lavora 54 ore settimanali (10 ore giorno con due ore di intervallo a scelta). Sono cinque giorni più 4 ore (8-mezzogiorno il Sabato), poi può sparire e ognuno si deve accollare il proprio anziano quando vorrebbe andare in pausa settimanale. Non si può segregare la badante e nemmeno schiavizzare (c'è il rischio denunce dei vicini mi ha detto un prete rumeno) anche se al sindacato chiuderebbero un occhio. Il cliente non è il lavoratore, ma l'anziano che va tutelato in quanto pensionato associato. Si fa quel che si può. Va accantonata in un cassetto nascosto, una mensilità annuale per il licenziamento (il TFR). Con meno di 15mila Euro anno proprio non ce la si cava mica aoo!!!
Però vuoi mettere poter accudire di persona il tuo vecchio rompiballe quando potresti andare in ferie?
P.S.
E' un dettaglio irrilevante anche se all'inizio non capivo e nessuno te lo dice. Al lavoro, in busta paga, ti fanno delle trattenute. Quelle vanno all'Inps e all'Erario. Qui non capivo chi tratteneva e dove si doveva versare il trattenuto. Le tasse. La Vanoni, l'ICI, l'IVA, l'IGE, l'Irpef, l'Irap e tutte quelle cose che si pagano allo stato. Nessuno ne parla. Non si versa nulla. Non la versa il datore di lavoro in quanto non tenuto a farlo. Arriva il CUD e il lavoratore deve versare (di quei tanto sospirati 885 Euro mese, un bel 23% in denuncia dei redditi). La schiava si accorge di aver portato a casa 680 Euro nette mese, anche se per un anno non lo ha saputo. Hai sindacati mi hanno detto che non ce n'è una che paghi. Nessuna ha soldi. Rimandano tutte il problem a quando lo stato chiederà loro di dimostrare un reddito per restare in Italia (lì scapperanno come le lucciole all'udire le sirene poliziesche). E' gente che accetta di pagare 800-1000 Euro mese in affitto (parte dichiarati e parte in nero, entrano in 5 in un appartamento per dividere). Queste mercenare, non mettono niente da parte, il resto di niente lo mandano in patria. Il non autosufficiente paga 15mila euro anno ma la metà se ne va in tasse. Sembra impossibile, non stiamo parlando di un'attività che produce reddito ma di una sistemazione per non pesare sullo stato e provare a campare gli ultimi giorni in casa propria. Lo stato anziche ignorarti se non sostenerti ti tartassa fino all'ultimo respiro. Occorrerebbe aprire un piccolo ufficio di collocamento abusivo, con un pensionato abusivo, un catering abusivo con uno sportello bancario abusivo per il riciclo di denaro sporto, per creare un ciclo virtuoso e se non proprio guadagnarci qualcosa almeno fare un pari e patta. In queste condizioni non resta altro che cercare di piazzare qualche organo del vecchio presso qualche università di medicina per cavarci qualche provento, anzi chiamiamolo sussidio tanto da morto se ti alleggerisci è tanto di guadagnato sulle spese del loculo o cremazione (ammesso vadano a peso per le spese).
Dimenticavo, si possono portare in deduzione (sulla denuncia dei redditi del datore di lavoro, anziano o chi per esso) fino ad un massimo di circa 1500 Euro, più altri 2000 Euro (massimo) se non è autosufficiente certificato (se ha l'assegno di accompagnamento, per intenderci). Cioè, pagare paghi ma ti fanno un po' di sconto.

giovedì 11 marzo 2010

uomo in mare!

Lo salviamo o lo lasciamo alla fonda in pasto agli squali? Se fai i conti l'ospizio conviene, inutile continuare a farli e rifarli. La badante è una piaga aperta. Quando c'è un problema chiama, non potrebbe fare altrimenti. La peggior badante è sempre meglio dell'ospizio per il vecchio, ci vede e ci sente poco ma queste sono cose che si avvertono a pelle (inteso come ematomi). L'anziano riconosce a malapena casa sua, figuriamoci un ospizio. La demenza senile non concede di più. Ci passeremo tutti, così è scritto nei trattati di medicina per quelli che non moriranno in gioventù. I familiari che prima erano così familiari, adesso sono dei potenziali nemici (dei gufatori di sicuro, specialisti di prima riga in menagramo). L'anziano sa che parte in svantaggio, deve subire le angherie di tutti, quindi mette sempre le mani avanti in ogni novità che si vuole introdurre nella sua vita. Le stanze di diverso colore aiutano. Bisognerebbe fare delle strisce in terra, per disegnarci i percorsi fissi bagno-letto-tavolo da pranzo (non serve altro). La casa, diventa sempre più una via di mezzo tra lo spazio ricreativo del Mc Donald e una saletta day-ospital a lungo affitto. Le priorità dell'anziano sono, mangiare ed evacuare il giusto (ogni giorno alla stessa ora, tutto va fatto alla stessa ora). Guardare fuori dalla finestra, curare quelli che si muovono (sono sempre dei possibili sospettati di trame eversive). Fuori fa sempre più freddo (col passare del tempo si sente l'odore della morte). Dormire non è una priorità, non ce n'è motivo. Di lì a poco ci sarà l'eternità per dormire, e poi la morte è sempre in agguato ed è meglio aspettarla da svegli (l'anziano lo sa benissimo).
Partiamo con l'idea della badante, anzi no, e poi si, facciamogli questo ultimo regalo, possibilmente con i suoi soldi. Con un assegno d'accompagnamento di stato è meglio, 430 Euro mese (circa) in più, fanno sempre comodo. La collettività ci aiuti. Va tenuto conto, che tutti i denari spesi, saranno sottratti alla nostra eventuale eredità. Meglio non farsi troppe illusioni. Del resto non si può fare altrimenti con l'omicidio e l'eutanasia si finisce dentro ed è peggio, tantovale dare una bella limata al gruzzolo, ammesso poi avanzi qualcosa. Con l'ospizio, l'attesa pre mortis drasticamente si dimezza (minimo). Tutto questo è da ben valutare se si vuole dare un aiutino ed agevolare la caduta nel burrone (beh non esageriamo adesso, è una fossa (massimo) fonda due metri massimo (credo anche meno).
Non parliamo più di queste cose, spendere m'intristisce, un funerale arriva anche a seimila Euro (parlo di uno economico ovviamente). Non casse lussuose ma lascito agli eredi (mi sembra un ragionamento logico). Tanto la cassa è solo da far vedere ai vicini, il tempo giusto del rito funebre, casa-chiesa, poi per trent'anni non si vedrà più.

martedì 9 marzo 2010

dilettanti allo sbaraglio

Si comincia col sentire amici, conoscenti, parenti e poi più in là. Attento che rubano, ne avevo una violenta, sporcano, rompono, siamo stati fortunati ne abbiamo trovata una brava ... anche se in casa, poi, ci devi andare un po' con il paraocchi. A seconda di chi incontri trovi un giudizio diverso. Normalmente, chi ha accasato il suo peso in un ospizio, non avrà da dispensare che pareri altamente sfavorevoli, un po' di verità e un po' per assoluzione del tiro bieco giocato all'anziano. E' come chiedere un parere a uno che ha comprato un auto usata da un concessionario sconosciuto e poi l'ha rottamata in sei mesi. Le badanti non durano tanto, massimo due anni (statistiche favorevoli), il lavoro è duro più che altro per l'elevato grado di prigionia. Così non va. Si va dalle organizzazioni umanitarie (si cercano anche garanzie): Caritas, Acli, istituti di formazione per assistenti familiari ecc. sperando loro ti consiglino al meglio. Gente di capo speranza. Niente di più sbagliato. Ognuno cerca di piazzare i suoi e della famiglia che ha l'anziano da accudire interessa poco a tutti. C'è gente che magari, con poca passione e professionalità, fa corsi serali per riempire un aula e prendere il contributo regionale. Le badanti si generano e aumentano la loro capacità con il passaparola. Una giungla. Sono stato in un posto, con tanto di effige cattolica, che dava l'impressione delle poste ufficio telegrammi. Si pagava un tot a parola (intendo le sole informazioni, figuriamoci il resto). Le Acli hanno il listino prezzi come al ristorante, alla fine c'è il prezzo dell'amaro e del coperto. Poi bisogna capire anche quanto costa questo servizio. Bisogna capire quanto in regola o quanto in nero.

lunedì 8 marzo 2010

alla ricerca dell'Eldorado

Delle volte c'è accanimento contro l'anziano perchè si mostra arrogante ed egoista. Fatto è, che più si va avanti con l'età e peggio si riesce ad organizzare la vita attorno a se, fino al punto che si fatica ad organizzare anche se stessi e si è così presi con le piccole cose quotidiane personali, da non accorgersi degli altri e delle loro esigenze. Questo è l'anziano di razza stagionata. La badante dovrà essere paziente, paziente, paziente. Non ce n'è. Bisogna trovarne una che sia almeno una volta paziente. L'araba fenice (potrebbe essere libanese?) ci capirà? La capiremo? Si, ma dove cercarla? Di che colore? Di che religione? Di che nazione? Italiana con una sua famiglia, disposta a farsi da sola, fuori casa, 6 notti la settimana, è introvabile, anzi si trova divorziata o vedova ma con il compagno in giro e occupante il nostro privato per 7 giorni.

Chi dove e perché ... si chiama la badante

Essere esaustivi in un colpo solo è impossibile. Quando hai deciso di prendere una badante ti sei già tolto un primo peso. Vuol dire che hai messo da parte tutte le paure di avere una persona non della tua famiglia in casa. Siamo razzisti? Si! Qualsiasi persona che entra nella nostra abitazione è un intruso che viola la nostra privacy. Tutto quello che prima era il nostro personale, diventa pubblico. La nostra casa, la nostra caverna, la nostra tana, il nostro rifugio dal quale chiudere fuori il mondo, diventa la pensilina del bar della stazione ferroviaria. Basta una sola persona estranea e il "nostro" non è più così tanto nostro. Ad un certo punto della vita però, bisogna anche rassegnarsi a quello, e quando pensiamo di goderci il nostro privato tutto diventa pubblico. Sono stato in un'ospizio (reparto riabilitativo), c'è gente che piuttosto di sapere la propria casa in mano ad una donna, non della famiglia, preferisce tenerla vuota e trasferirsi, in via definitiva, in una camera doppia di quel posto. Il reparto riabilitativo non è l'ospizio però, anche se è nella stessa struttura; molti non lo capiscono, anzi quasi nessuno. La sostanziale differenza è che nella riabilitazione c'è ancora un tentativo di recupero dell'individuo, se non almeno il suo mantenimento in una salutare quarantena. L'ospizio e un pre riposo eterno. Ci si preoccupa solo di accompagnare la persona, al prendere definitiva coscienza che la morte esiste veramente per tutti e quindi non tarderà a farsi viva (si fa per dire). L'ospizio deve soddisfare capra e cavoli, l'anziano e i suoi parenti che ci hanno già messo una prima pietra sopra. Il pensiero della proprietà inviolata sembrerebbe non aver senso, ma paga un pò della sofferenza dello stare in un posto dove tutti ti dicono di tutto ... e ti fanno di tutto a partire da buone dosi di tranquillanti al lasciarti ore seduto nella tua palta. L'anziano in ospizio, non deve disturbare ma parcheggiare in fila indiana, in attesa d'entrare nella sua celletta all'obitorio. La vista del prete che porta l'estrema unzione è ripugnante anche per un santo, figuriamoci per un ateo qualsiasi o un mediocre credente e comunque è la campanella dell'ultimo giro, si sa da quando si incontra il nostro primo morto nella vita. Perchè così non sia, chiamiamo una badante.